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Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

L'anello

 Nel buio dell'universo si e' accesa una luce rossa. Il monaco medita è giorno, ma nella mente è notte. I raggi del sole piovono inutilmente sul tempio. Le foglie verdi incorniciano l'azzurro del cielo, in un mosaico che si fonde con i mattoni rosso fuoco del tempio. Il monaco medita, è buio nel tempio, è buio nella mente, è buio nel cuore. La corteccia dell'albero della vita si arrota. Nella mente del monaco tanti anelli d'oro si incrociano e rimbalzano, vite si incrociano e anelli si incontrano, si sposano, si lasciano , elettroni di atomi diversi incrociano le loro orbite, chi entra nell'anello, chi esce? Chi nasce, chi muore? E invece il castello della fiamma azzurra? Le torri azzurrine delle città dell'America luccicano della sua fiamma elettrica. Grandi monoliti di acciaio e cemento rilucono in distanza, lui li vede. Tramite gli occhi di una zanzara ipnotizzata da quelle luci bluastre. Una cascata di fiamme azzurre. L'occhio in cima al castello del

Umano, troppo umano

Per entrare nel duomo era necessario mostrare il green pass. I turisti accalcati facevano la fila sotto il sole parlando nelle lingue piu' disparate. E' curioso come l'uomo faccia opere straordinarie che in qualche modo vengono rovinate esclusivamente dalla presenza umana. Di notte il duomo di Pisa torreggiava bianco e silenzioso, aveva qualcosa di magico, sembrava si, un tempio di marmo bianco sulle rive dell'oceano della notte. Al fondo di un abisso la Luna sorgeva quieta fra i cipressi, il marmo bianco aveva qualcosa della stessa materia dell'astro notturno. Inutilmente qualcuno giocava a fare le pose in cui si sorregge la torre. Ma erano pochi. Io credo che noi siamo fantasmi, molesti come fantasmi, ma pur sempre fantasmi. Si dovrebbe parlare piano in un luogo simile, come per rispetto verso qualcosa di sontuoso e meraviglioso, magico, sacro. La pace di Dio è infinita tra gli spazi celesti e a volte scende nel cuore di noi fantasmi come profumo di olivo sul mare